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La storia di Siracusa attraverso le cartoline de   

La Casa dei Viaggiatori

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Le didascalie riportate sotto le immagini sono la trascrizione delle note descrittive originali presenti accanto alle immagini sulle cartoline della serie.

Le cartoline originali sono visibili alla pagina "cartoline de La Casa dei Viaggiatori"

Nr. 7 - Veduta della spiaggia di Acradina, dall'isola di Ortigia

 

Fra ortigia ed Acradina si stendeva il porto piccolo dai greci chiamato Lakkios. Questo porto era chiuso da un gran muro avente una breve apertura in mezzo e conteneva il grande arsenale della flotta siracusana. da questo arsenale uscirono le quarantacinque triremi siracusane, che insieme alle altre del gran porto, combatterono la battaglia navale che permise ai Siracusani di sloggiare gli Ateniesi dal Plemmirio (413 av. Cr.). Dionisio il Vecchio, fece del porto piccolo e dell'arsenale il perno principale della difesa di Siracusa. Egli rafforzò la propria tirannide rendendo inespugnabile la Reggia, da lui costruita tra la Rocca e l'arsenale.

Nr. 8 - Ortigia vista dal fondo del Gran porto.

 

Da questa spiaggia, rimpetto Ortigia, la fanteria ateniese assistì trepidante alle vicende della grande battaglia navale, che combattevasi accanitamente nella bocca del gran porto fra le navi di Atene, che volevano aprirsi la ritirata per mare, e le siracusane che le bloccavano arditamente (413 av. Cr.).

Erano circa duecento triremi che in picciol spazio si abbordavano e si assalivano col furore della disperazione, sino a quando prevalse il valore dei Siracusani, i quali, parte affondarono e parte rigettarono sulla spiagguia le navi nemiche, togliendo agli Ateniesi ogni speranza di salvezza.

Al cader della notte, dopo la grande strage patita, marinai e fanti ateniesi, presi insieme da grande spavento e dolore, rifuggiaronsi negli alloggiamenti, presentendo la estrema rovina.

Nr. 9 - Maschio centrale del Castello Eurialo visto da oriente.

 

 

Il Castello Eurialo si innalzava sul punto di convergenza dei due muri costruiti da Dionisio il Vecchio sul ciglione della grande terrazza di Epipoli. 

Il maschio volto ad occidente era difeso, da quel lato, da cinque torri e da tre fossati. Tra il secondo ed il terzo fossato era una ingegnosa opera avanzata, cui si accedeva per mezzo di un ponte levatoio e di una scalinata scavata in galleria nella roccia.

Il terzo fossato aveva una galleria parallela e cinque gallerie trasversali, che lo mettevano in comuniocazione con tutti i recinti, meno che col Maschio.

Una di queste gallerie lunga m. 172 comunicava con la gran torre di difesa dell'Esapilo.

Le opere meravigliose di questo Castello costituiscono il più bel monumento, che Dionisio abbia lasciato al mondo, del suo talento militare.

Nr 10 - Veduta dal terzo fossato del Castello eurialo.

 

Questo formidabile Castello, concepito concepito dal genio militare di Dionisio il Vecchio, resistè glorioso all'urto dei Cartaginesi nel grande assedio di Siracusa 395 av. Cr.) e negli altri assedi successivi. L'Eurialo difese l'indipendenza del popolo siracusano durante la memoranda guerra dei Romani, e gli eroici difensori del Castello, non sopraffatti nè dal valore nè dall'oro di Roma, lo cedettero a Marcello con l'onore delle armi, solo quando perdettero ogni speranza nella salvezza della città (212 av. Cr.).

Nr 11 - Veduta del lato meridionale del Castello Eurialo.

 

In questo lato del castello trovavasiun luogo copert pel ricovero degli arcieri, dal quale si poteva facilmente accorrere, sia verso il maschio, sia verso il terzo fossato e le opere avanzate. A sinistra, il muro, presentava una sporgenza rettangolare, nel cui fianco era forse una porta protetta da una torre laterale, al cui cui posto oggi vedesi un enorme cumulo di massi. Il castello aveva così due porte per le sortite: una a tramontana nello sbarramento del terzo fossato, ed una a mezzogiorno, presso la caserma degli arcieri.

Nr 12  - Siracusa - Il Castello Eurialo - Piano generale delle rovine.

 

Dionisio, nel prepararsi alla grande guerra contro i Cartaginesi, costruì il muro Nord della terrazza di Epipoli in 20 giorni, l'anno 402 av. Cr. e l'Eurialo in sei anni, cioè dal 402 al 397 av. Cr. Quest'opera meravigliosa occupava la superficie di circa 15.000 mq., dei quali 4.682 vedonsi ora occupati dai fossati e dalle gallerie sotteranee. Le gallerie misurano lo sviluppo complessivo di m. 479, e servivano per mettere in comunicazione fra di loro, e col 3° fossato, i vari recinti. Le grandi torri, alte una quindicina di metri, furono forse le prime ad essere coronate da quelle ingegnose catapulte che nel 393 av. Cr. erano state inventate a Siracusa da una Commissione di tecnici.

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le cartoline de "La Casa dei Viaggiatori"in formato originale

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