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SCRIPTPHOTOGRAPHY

Francesco COMELLO                                                      (Italia) 

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FRANCESCO COMELLO

Ha scritto Marcel Proust che “a volte, nel momento in cui tutto sembra perduto giunge l’avvertimento che può salvarci”. Quale sia l’avvertimento e che a quale voce siamo chiamati a rispondere dipende solo da noi, ognuno ne ha una; ma se dopo averci strappato dalla perdizione e condotto fin dentro la luce allora quale sia quella voce, di quale natura sia quell’avvertimento di cui parla lo scrittore francese essa va seguita fino in fondo. E non c’è scelta che abbia il sapore della rinuncia. Yaroslav, Russia. Francesco Comello si reca in una comunità ispirata ai principi originali del Vangelo. Al suo interno niente Internet, niente televisione né cellulari. Niente. Nemmeno il denaro circola. I totem della comunicazione di massa, le diavolerie nate per farci comunicare in fretta, rapidamente, senza comunicare nulla, qui sono banditi a favore dello stabilirsi di un vero e autentico contatto umano. Potere della fotografia che ci conduce con le immagini dove non siamo mai stati né mai, forse, andremo. Comello ci mostra la sua stessa meraviglia, riflessa nello specchio di un’armonia introvabile altrove. Forse siamo nei pressi dell’utopia, ma se un modello risulta inapplicabile su grande scala è nel microcosmo di un’umanità pronta a condividere l’esperienza che invece può attestarsi. Si studia, si lavora la terra, si forgia l’anima con una disciplina educativa che sa farsi risposta al “mondo là fuori”: se proprio il mondo non può essere cambiato allora è più conveniente cambiare noi stessi. Dev’essere stata questa la voce di un prete ortodosso fondatore della comunità, chiamata “L’isola della salvezza”, che oggi accoglie centinaia di ragazzi, molti dei quali con storie di esclusione, problemi familiari, che nel gruppo hanno ritrovato la dignità che dev’essere riservata a ogni essere umano. Nessuno escluso. “L’isola della salvezza” ci dice che una nuova ecologia dei rapporti umani è possibile solo se articola il suo senso nella condivisione di valori immateriali, nella decrescita dei bisogni – molti dei quali indotti da una società che prima ancora che cittadini ci vuole clienti – e in una ritrovata adesione intorno ai valori spirituali. Francesco Comello indaga e alla visione in filigrana dei suoi scatti cogliamo intatto il fondamento di un’armonia che agita i giorni della comunità. Gli scatti hanno il lirismo proprio del bianco e nero dosato con risoluta convinzione, con una sapiente divisione della luce e in cui le ombre concorrono a conferire alle foto gli elementi di una struttura drammaturgica stemperata dai toni leggeri della vita comunitaria. Ancora una volta la fotografia mostra qualcosa lontana nello spazio, episodi dell’esperienza umana poco immaginabili ma, una volta fermati negli scatti, chiedono la nostra attenzione. Francesco Comello con il suo reportage ha indicato l’esistenza di una risposta a una società generatrice di conflitti, di disparità e disuguaglianze; il suo obiettivo è un termometro nella carne di un mondo malato.

 

Giuseppe Cicozzetti

da “L’isola della salvezza” 

 

foto Francesco Comello

 

https://francesco-comello.tumblr.com/

Marcel Proust wrote that "sometimes, when everything seems lost, comes the warning that can save us".

What is the warning and which voice we are called to answer depends only on us, everyone has one; but if after having torn us from perdition and led into the light then what is that voice, of what nature is that warning of which the French writer speaks it must be followed to the end.

And there’s no choice that has the taste of renunciation. Yaroslav, Russia. Francesco Comello goes to a community inspired by the original principles of the Gospel. Inside it no Internet, no television or cell phones. Anything. Money doesn’t even circulate. The totems of mass communication, the devilries appeared to let us communicate quickly, soon, without communicating anything, here are banned in favor of establishing a true and authentic human contact.

Power of photography that leads us with images where we have never been and never, perhaps, we will go. Comello shows us his own wonder, reflected in the mirror of a harmony unobtainable elsewhere. Perhaps we are close to an utopia, but if a model is inapplicable on a large scale, it’s in the microcosm of a humanity ready to share the experience that can be attested. You study, you work the land, you forge the soul with an educational discipline that knows how to respond to the "world out there": if the world cannot be changed then it’s more convenient to change ourselves.

This must have been the voice of an Orthodox priest, founder of the community, called "Island of Salvation", which today welcomes hundreds of children, many of them with stories of exclusion, family problems, which have rediscovered the dignity that it must be reserved for every human being. None excluded. "Island of Salvation" tells us that a new ecology of human relationships is possible only if it articulates its meaning in sharing intangible values, in decreasing needs - many of which are induced by a society that even before citizens wants us clients - and in a newfound adhesion to spiritual values.

Francesco Comello investigates and the filigree vision of his shots we capture intact the foundation of a harmony that agitates the days of the community. The shots have the lyricism of the black and white dosed with resolute conviction, with a clever division of light and in which the shadows combine to give the photos the elements of a dramaturgical structure diluted by the light tones of community life. Once again, photography shows something distant in space, episodes of human experience that are unimaginable but, once stopped in the shots, they ask for our attention.

Francesco Comello with his report indicated the existence of a response to a society that generates conflicts, disparities and inequalities; his goal is a thermometer in the flesh of a sick world.

 

Giuseppe Cicozzetti

from "Island of Salvation"

 

ph. Francesco Comello

 

https://francesco-comello.tumblr.com/

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