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OPEN CALL

Rafael TANAKA MONZO

SPAIN

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SPARE PARTS FROM A FUTURE

Rafael Tanaka Monzo (1969) is represented by the 44 Gallery - Brugge (B), founder and Editor of "Les editions Shirokuro" Ph. Books, Member of the HYGIENE Art Collective, Founder of the artistic collectives Caballo Loco/Equipo Zulu. His works have been published in several Internationale magazines.

Il futuro che immaginiamo è fatto di ricordi.

L'idea di concepire un futuro si basa su una traccia della memoria come uno spazio articolato dal presente che consente di fabbricare futuri possibili.

E per questo è necessario creare simultaneamente una cronologia intrecciata tra anticipazione, esperienza e memoria, e non come un tempo lineare come in fisica.

Una memoria che si aggiorna costantemente, generando storie vissute e altre che non sono accadute, prendendo il controllo di un ricordo, non come era ma come lo si è immaginato senza un particolare ordine cronologico, creando memorie discontinue nel tempo.

Il futuro è la somma di tutte queste storie non lineari, una raccolta di immagini che hanno un proprio ritmo nel tempo, basato sull'esperienza e sulle aspettative.

Possiamo solo immaginare il futuro soggettivamente e sulla base dei nostri ricordi selezionati che si depositano come sedimenti nel tempo.

Partendo dal presupposto che sia il futuro che il passato possono essere evocati, assumiamo ora immagini allusive del domani che sono state pensate nella nostra memoria collettiva attraverso la letteratura e il cinema e che costituiscono la nostra idea preconcetta di un futuro vicino o lontano.

È probabile che il futuro venga ricordato quando lo si pensa intensamente.

The future we imagine is made up of memories.

The idea of ​​conceiving a future is based on a trace of memory as a space articulated by the present that allows for the fabrication of possible futures.

And for this it is necessary to simultaneously create a chronology intertwined between anticipation, experience and memory, and not as a linear time as in physics.

A memory that is constantly updated, generating lived stories and others that have not happened, taking control of a memory, not as it was but as it was imagined without a particular chronological order, creating discontinuous memories over time.

The future is the sum of all these non-linear stories, a collection of images that have their own rhythm over time, based on experience and expectations.

We can only imagine the future subjectively and based on our selected memories which settle as sediments over time.

Assuming that both the future and the past can be evoked, we now assume allusive images of tomorrow that have been thought of in our collective memory through literature and cinema and that constitute our preconceived idea of ​​a near or distant future.

The future is likely to be remembered when you think hard about it.

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