FOTOTECA SIRACUSANA
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OPEN CALL
Fabrizio CONTINO GRAVANTES
Italy

Lettere da un 50enne
Fabrizio Contino Gravantes (1969) fotografo autodidatta, ha collaborato con vari fotografi di matrimonio e con un'agenzia editoriale di cultura e turismo. Ha svolto attività di fotografo freelance per il cinema, da cui ha preso il nick d'arte Gravantes. Vive a Trento.
Il futuro è un algoritmo matrice che assume i contorni dei tuoi desideri, trovando futili soluzioni consumistiche per le tue urgenti necessità.
Siamo tutti connessi nella solitudine.
Da un sogno di spazi ampi ad una serie streaming distopica, vedo passare l'alba, disteso nel letto, nell'accentuarsi della luminosità del mio smartphone. Il lavoro in DAD mi permette di seguire al contempo, certe notizie inneggianti al benessere procurato dal protocibo di una allevamento intensivo. Dopo farò un ordine penso tra me e me. Mi sento felice, qui comodamente svaccato sul mio divano, con una tazza di caffè fumante, cercando di dare un taglio definitivo ad un passato nostalgico di incontri e relazioni.
Ok decido di uscire a fare due passi tra le tecnostrade di una città in rinnovamento domotico, anche se vi è ancora molto da fare riguardo all'inquinamento da tessuti e plastiche. Mentre penso quanto sia piacevole una semplice passeggiata, un drone di controllo mi si para davanti, scrutandomi con il suo occhio elettronico per un tempo indefinito. Il frullare dei suoi motori è ipnotico e mi riporta alla memoria di quando da bambino, sdraiato da qualche parte, osservavo il cielo sgombro da oggetti volanti e nessuno, poteva fotografarmi.
The future is a matrix algorithm that takes on the contours of your desires, finding futile consumer solutions for your urgent needs.
We are all connected in solitude.
From a dream of wide spaces to a dystopian streaming series, I see the dawn passing by, lying in bed, accentuating the brightness of my smartphone. The work in DAD allows me to follow at the same time, certain news praising the well-being provided by the protocibo of an intensive farming. After I will place an order I think to myself. I feel happy, here comfortably free on my sofa, with a steaming cup of coffee, trying to give a definitive cut to a nostalgic past of encounters and relationships.
Ok I decide to go out for a walk among the techno roads of a city undergoing home automation renewal, even if there is still a lot to do regarding the pollution from fabrics and plastics. While I think how pleasant a simple walk is, a control drone appears in front of me, peering at me with its electronic eye indefinitely. The whirling of its engines is hypnotic and reminds me of when as a child, lying somewhere, I observed the sky clear of flying objects and no one could photograph me.













